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Come Preparare il Terreno per la Coltivazione

Per potere realizzare una coltivazione, sono necessarie delle operazioni preliminari alla semina, per preparare il terreno al meglio; i vari passaggi sono: livellamento, vangatura, rastrellatura, sarchiatura e rincalzatura. Grazie alla mia guida, imparerete le azioni essenziali, per ottenere un perfetto orto fai da te.

Come prima cosa, devi livellare il terreno, per far sì che risulti tutto in piano, e non si formino pericolose buche o avvallamenti: essi sono anche letali per le piante, dato che una pozza d’acqua blocca lo sviluppo dei piccoli vegetali. Nei terreni di piccole medie dimensioni, ti sarà sufficiente coprire le buche con la terra del tuo stesso orto, utilizzando una pala, altrimenti dovrai trasportare grandi quantità di terriccio provenienti da altri terreni.

Una volta livellato il terreno, devi eseguire la vangatura, la lavorazione che consente al terreno di predisporsi al meglio, per ricevere i semi: procurati una vanga, ovvero un attrezzo forcone, a 3 o 4 denti. Per la prima vangatura, se il terreno è incolto, dovrai ribaltare le zolle, ed eseguirla a una profondità di 25-30 cm. In seguito, ti basterà vangare il terreno 2 volte l’anno, prima della semina, senza ribaltare le zolle, ad una profondità di 15-20 cm.

A questo punto, devi effettuare la rastrellatura, operazione richiesta sia prima che dopo la semina. Procurati un rastrello, meglio se a denti ravvicinati: più il terreno è sciolto, più i denti possono essere vicini e sottili. Al contrario, per un terreno compatto, ti occorrerà un rastrello rigido, poco flessibile, a denti larghi. Se non hai ancora seminato, la rastrellatura ti servirà per frantumare e livellare il terreno. Dopo la semina, invece, favorirà la copertura del seme.

Infine, molto spesso, non solo prima della semina, dovrai eseguire la sarchiatura e la rincalzatura: per entrambe queste operazioni dovrai procurarti una zappa. Per quanto concerne la sarchiatura, essa consiste in una rottura superficiale della crosta del terreno, a 4-5 cm di profondità, per sradicare le piante infestanti: è un’operazione da ripetere anche ogni settimana, a seconda dei periodi. La rincalzatura, invece, consiste in un’aggiunta di terreno, per coprire la parte della pianta che collega le radici al fusto, detta colletto. Quest’azione consentirà un migliore sviluppo di bulbi, radici e fusti sotterranei.

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